lunedì 22 novembre 2010

SCIOPERO FANTASMA: NO GRAZIE!



Con grande pompa della stampa amica, i sindacati di regime annunciano lo sciopero finto di quella che loro chiamano, non per caso, "industria" dello spettacolo.
Peccato che la "grande manifestazione" che si tiene prudentemente al chiuso di un cinema romano, venga proclamata nell'unico giorno di riposo per la maggior parte dei teatri di prosa e lirici. 
Che sciopero è se non lo posso fare? Che spettacolo faccio saltare? Come coinvolgo il pubblico????

Già questa prima cialtronata apparentemente inspiegabile fa sorgere qualche legittimo sospetto...
Sorge poi un'altra spontanea domanda: chi glielo ha chiesto? 
Visto che dall'ormai lontano mese di Luglio si attende invano una riunione unitaria del tavolo sindacale del settore, dove si prendono solitamente le decisioni su scioperi e manifestazioni, sul loro significato, opportunità e messaggio...ancora una volta chiediamo: chi ve lo ha chiesto???

Forse una risposta, per chi vuol vederla sta proprio qui: i lavoratori non lo hanno chiesto, non hanno avuto la sede per farlo, allora chi lo vuole? Chi vuole una manifestazione dove si invoca una legge quadro che fa schifo? Un altro disastro concordato tra il PD della De Biasi e la zelante CARLUCCI che distruggerà, se approvata, quel poco che resta del ruolo pedagogico educativo e di patrimonio dell'identità nazionale, costituito dallo spettacolo dal vivo?

Chi vuole affrettare la firma di un Contratto Nazionale con queste controparti  a tutti i costi?
 Visto che il Governo sta per cadere non sarebbe opportuno sperare e lavorare per levarsi dalle scatole Marco Tutino e altri imbecilli di tale fatta? Oltretutto sapendo che appena si firma un CCNL in vigenza della legge Bondi, si tolgono ulteriori diritti ai lavoratori??? 
La controparte non si è fatta sentire, per ora...invece di approfittarne per cambiare controparte si vuol affrettare la riapertura di una trattativa dove non ci sono nemmeno i fondi minimi stanziati per un qualunque tipo di rinnovo contrattuale...Ma che siamo masochisti?

Quanto zelo, e quanta fretta! Forse si vuol consegnare agli amichetti (Nastasi, De Biase, Tutino) la ciliegina da collocare sulla torta, proprio prima che un cambio del quadro politico rischi di spezzare la Fratellanza rimettendo i lavoratori della lirica in condizioni di chiedere e magari ottenere l'abrogazione della Legge Bondi che tutti ritengono una schifezza ma che non vedono l'ora di applicare.

L'altro slogan (un ideona) , contenuto NON RICHIESTO della dichiarazione di finto sciopero, è quella dell'estensione dei cosiddetti ammortizzatori sociali a tutto il settore, in particolare alle Fondazioni Liriche: strumento che servirà a tutto fuorchè a tutelare i lavoratori: servirà, al contrario, a togliere le tutele a chi le ha, senza darle a chi non le ha: Genova docet: licenziati i precari e decurtati gli stipendi degli stabili che verranno licenziati a loro volta tra due anni per far posto ai nuovi schiavi. Coi lavoratori contrari ma tutta la stampa e il sindacato di regime a favore.
Ricattabili perchè tutti precari e dipendenti dalla programmazione di stagioni sempre più a misura dei proprietari di squadre di calcio che se ne fregano altamente dei diritti dei cittadini di fruire musica di alta qualità.

Tutto questo travestito con uno "sciopero" : visto lo scopo di non disturbare i Sovrintendenti amici siamo in fondo contenti di non poter comunque scioperare contro noi stessi, essendo quasi tutti in giornata di riposo. 
Comunque il nostro slogan d'ora in poi sarà CGIL CISL UIL? NO GRAZIE!


















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